La revisione del Pnrr predisposta dal Governo preoccupa i sindaci della Sardegna che si sono scapicollati per partecipare ai bandi.

L'Isola rischia di perdere 500 milioni di fondi su progetti in buona parte già avviati, e anche se qualcuno ricorda che ci si sposterà su altre fonti di finanziamento non ci sono indicazioni sulle procedure da seguire.

Una cosa, comunque, è certa – avvisano gli amministratori – le opere dei Comuni finanziate fin qui devono andare avanti ed essere completate.

Il Cal, il Consiglio delle autonomie locali guidato da Paola Secci, si riunisce questa mattina. «L'allarme è alto – spiega Daniela Falconi, sindaca di Fonni - è vero che si parla del trasferimento sul Fondo di coesione, ma poiché non mi pare ci possa essere un incremento, significherebbe che le risorse verranno sottratte ad altri progetti».

Gli uffici dell'Anci stanno analizzando i dati Ifel (Istituto finanza ed economia locale) e li stanno incrociando con quelli pubblicati nei giorni scorsi: il deputato dem Silvio Lai ha diffuso l'elenco dei tagli previsti per l'Isola, 499,5 milioni di euro, di cui 129 milioni alla provincia di Sassari, 152 milioni alla Città metropolitana di Cagliari, 89 milioni al Sud Sardegna, 62 milioni all'Oristanese e 65 milioni per la provincia di Nuoro. Al termine del lavoro, Emiliano Deiana e Alberto Urpi convocheranno un'assemblea «per informare e assumere decisioni collettive, per tutelare i nostri comuni, i sindaci, gli amministratori e i funzionari». 

Cristina Cossu

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