Nonostante i buoni risultati raggiunti finora è necessario non abbassare la guardia sulla peste suina.

Questa in sintesi la posizione di Confagricoltura Sardegna, che invita la nuova Giunta a non spegnere i riflettori sulla malattia anche se nel 2018 i focolai nei suini domestici sono stati solo 5, contro i 109 del 2013, e nessuno nel 2019.

"È necessario - dice il presidente regionale dell'associzione, Luca Sanna - proseguire con determinazione nell’applicare il piano di eradicazione, soprattutto contro il pascolo brado illegale. Solo dopo la sconfitta definitiva della malattia, ora veramente a portata di mano, si potrà rilanciare seriamente l’intero comparto suinicolo sardo, da troppi anni messo all’angolo con blocchi nella commercializzazione dei prodotti fuori regione e con continue limitazioni sanitarie nei territori limitrofi ai siti di focolaio della Psa".

L’appello alla politica arriva a pochi giorni dalla visita degli ispettori inviati dalla Commissione europea in Sardegna (in programma dal 24 al 28 giugno) per fare il punto sulla lotta al pericoloso virus dei suini.

"È bene che a Bruxelles arrivi un report positivo dove venga apprezzata la forte volontà, messa in campo dalla politica e da migliaia di allevatori regolari, nel voler liberare la nostra terra da una piaga lunga 41 anni. Dal 1978 a oggi infatti i capi presenti in Sardegna sono passati da oltre 300mila ad appena 187mila: un tracollo produttivo che ha causato enormi perdite economiche e un ridimensionamento generale dell’intero comparto isolano. In mancanza di certezze sulla libera commercializzazione oltremare di carni e derivati – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura – è comprensibile la preoccupazione che aleggia fra gli allevatori suinicoli sardi e che ne frena gli investimenti".

Proprio la riapertura per tutti i territori della Sardegna delle vendite extra regione, oggi concessa solo alle zone indenni da Psa, sarà al centro della visita del Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Povilas Andriukaitis, in programma il prossimo settembre a Cagliari.

"Per raggiungere la definitiva liberalizzazione dell’intero territorio regionale – ha concluso Sanna – è necessario che la nuova Giunta dia le dovute garanzie e concluda il lavoro di lotta alla PSA avviato con successo dal precedente Esecutivo, così da chiudere definitivamente questo capitolo negativo per la suinicoltura isolana e per l’intera economia della Sardegna".

(Unioneonline/D)
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