L'attendevano da anni, le cooperative e i consorzi che gestiscono l'attività di pesca e acquacoltura negli stagni della Sardegna. Ora il Consiglio regionale ha approvato l'ordine del giorno (primo firmatario Roberto Caredda, presidente del Gruppo misto) per l'estensione delle concessioni lagunari sino al 2033. Un voto che impegna il presidente Christian Solinas, la Giunta e l'assessore regionale dell'Agricoltura Gabriella Murgia ad emanare una delibera che indichi con precisione ai servizi dell'assessorato gli indirizzi per dare immediata attuazione alla legge 30 dicembre 2018 che darà finalmente corpo all'estensione dei titoli concessori per i prossimi tredici anni.

Un risultato considerato importantissimo e strategico per l'intero comparto della pesca lagunare che consentirà ai pescatori di programmare le azioni e gli investimenti necessari a rilanciare il settore. «Ciò metterà al riparo anche quelle comunità in cui la pesca e l'acquacoltura svolgono un ruolo fondamentale dal punto di vista socio-economico», ha ricordato Roberto Caredda.

La notizia ha già raggiunto le cooperative che operano nelle lagune del Sarrabus, di Cagliari, dell'Oristanese e del versante orientale dell'Isola, del Sulcis-Iglesiente. Grande soddisfazione per la possibilità di avviare interventi mirati e programmare le strategie per lungo tempo bloccate dalle incertezze sulle nuove concessioni.
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