Sei milioni di euro, in regime di aiuti de minimis, a favore delle aziende della pesca e dell'acquacoltura. È lo stanziamento stabilito dalla Giunta regionale sarda nel corso dell'ultima seduta diretto a sostenere le imprese che subiscono conseguenze economiche a causa dell'emergenza coronavirus.

"Stiamo garantendo il massimo sostegno possibile a tutte le categorie produttive del settore, che stanno vivendo un periodo di seria difficoltà", dice il presidente della Regione, Christian Solinas. "Con questo intervento mettiamo in campo risorse importanti, da erogare in tempi brevi, per aiutare i nostri pescatori, che stanno pagando un prezzo altissimo a causa del prolungarsi di questa situazione".

"L'emergenza sanitaria - aggiunge l'assessore regionale dell'Agricoltura, Gabriella Murgia - ha inciso pesantemente in termini economici su questo settore, provocando una netta riduzione della domanda e una difficoltà oggettiva a portare avanti la produzione secondo le consuete modalità. Le risorse verranno attinte dal Fondo di solidarietà regionale della pesca e dell'acquacoltura e saranno concesse alle imprese che, a causa della crisi, abbiano visto compromessi i propri bilanci economici e si trovino in gravi condizioni di bisogno per la ripresa produttiva delle proprie attività".

Il bando sarà a sportello, quindi le domande saranno prese in considerazione secondo l'ordine cronologico di presentazione. Ci sarà tempo fino alla fine dell'anno.

A ogni azienda potrà essere concesso un contributo massimo di 30mila euro, mentre le imprese costituite dopo il 2019 (ma non oltre il 30 aprile 2020) riceveranno un aiuto una tantum di mille euro.

(Unioneonline/s.s.)
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