Nasce a Oristano la prima birra artigianale, sarda e inclusiva. E il perché dell’inclusività è presto detto: poco alcol, niente glutine e bassissima carbonazione, dunque un prodotto adatto a tutti.

"PerMé”, questo il nome dell’ultima nata di Birra Puddu, azienda rinata nel 2021 grazie a un progetto di recupero del marchio fondato nel 1962,  arriva anche grazie a un bando di Sardegna Ricerche dedicato all’innovazione produttiva per i birrifici artigianali.

Mauro Fanari, Fabio Porcu e Giuseppe Carrus, soci di Birra Puddu, credendo subito nel progetto hanno così lavorato a una birra che mantenesse il carattere e l’originalità di un prodotto artigianale – e dunque una birra non filtrata, non pastorizzata e prodotta senza nessun additivo chimico o di sintesi – ma che fosse adatta a tante persone che per diversi motivi non possono godere della piacevolezza di una birra artigianale.

Fra le caratteristiche, prima di tutto la bassa gradazione alcolica: “PerMé” ha soli 1.6 gradi alcolici, un valore bassissimo se si pensa che non è stato attuato alcun processo di dealcolizzazione. Poi la certificazione “senza glutine”, e dunque un prodotto adatto a celiaci o intolleranti al glutine. In più la una carbonazione lieve, che la rende idonea a chi soffre di patologie che inibiscono la deglutizione. L’ultima caratteristica è l’etichetta, che grazie all’ausilio del sistema di scrittura in braille è fruibile dagli ipovedenti.

«La base di partenza è una birra di stile britannico – spiega Mauro Fanari, uno dei soci e mastro birraio - una bitter leggera, ma con una certa aromaticità. Abbiamo usato malto inglese Maris Otter e Crystal, il luppolo Mosaic e il lievito British. Una vera birra artigianale, a tutti gli effetti, col carattere che ricerchiamo in tutte le birre che produciamo. Siamo felici di esser riusciti ad arrivare a certe caratteristiche, senza venire meno all’unicità e all’artigianalità che sono e saranno sempre i nostri tratti distintivi».

(Unioneonline/v.l.)

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