Dal 9 maggio, quando scadrà il contratto con la Step - la società assoldata per l'accertamento e la riscossione coattiva dei tributi locali del Comune di Alghero - la gestione tornerà in capo alla partecipata Secal.

Lo annuncia con parole durissime il sindaco Mario Conoci. "Non adempiere l'obbligo di riscuotere le entrate lede interessi collettivi e pubblici - premette il primo cittadino - ma l'attività va svolta con comportamenti corretti, eticamente e moralmente irreprensibili, applicando le norme con buonsenso, senza azioni punitive o lucrative".

Poi l'affondo: "La condotta di Step verso i contribuenti algheresi è parsa fin subito fortemente aggressiva".

Conoci riferisce di "notifiche di accertamento per periodi d'imposta non a rischio di decadenza o prescrizione, con pretese tributarie cumulative di cinque anni".

Il sindaco annuncia che "i profili di legittimità di tale prassi vanno ancora approfonditi" e denuncia che "i contribuenti algheresi hanno fatto fronte a opposizioni e opprimenti sforzi finanziari, senza i benefici del ravvedimento operoso". Lo stesso per "accertamenti Imu sui terreni agricoli considerati aree fabbricabili" secondo un ricorso ai riferimenti normativi non condivisibile.

"Il concessionario di un servizio pubblico deve comportarsi come l'ente pubblico, riscuotere senza danneggiare i contribuenti, ma Step pensa a massimizzare il profitto d'impresa", accusa il primo cittadino.

"La gestione della riscossione dei tributi deve essere pubblica - prosegue - perciò fu costituita la Secal, senza utili da conseguire, dividendi da distribuire e soci privati da remunerare".

Per Conoci "non è moralmente corretto e leale far subire agli algheresi ulteriori comportamenti che non tengono conto del contesto socio-economico, perciò la riscossione tributaria tornerà alla Secal".

(Unioneonline/F)

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