Scontro totale tra Vincenzo Onorato e i commissari di Tirrenia dopo il sequestro dei conti correnti di Cin e la conseguente decisione di Tirrenia di bloccare i collegamenti verso Sardegna, Sicilia e Isole Tremiti, con il ministero che si sfila dalla querelle e il governatore Christian Solinas che parla di un accordo con il Gruppo per garantire le tratte.

L'armatore napoletano parla di "un atto di insensibilità non nei miei confronti ma nei confronti del Paese in un momento come quello che stiamo attraversando" ed esprime "indignazione, incredulità e sconcerto".

"Per le nostre navi è la paralisi. In questo periodo, stiamo trasportando alimentari e prodotti farmaceutici, bombole d'ossigeno. Ci stanno chiamando, preoccupati dalle Isole, dalla Sardegna, dalla Sicilia ma noi non possiamo fare niente. E' questo quello che volevano i commissari?", chiede Onorato.

"Questa decisione mi lascia senza parole. Ora la politica deve fare la sua parte", insiste ricordando come Cin abbia più volte assicurato ai commissari la propria disponibilità a offrire garanzie di pagamento di quanto reclamato da Tirrenia in amministrazione straordinaria.

RIPRISTINATO IL CIVITAVECCHIA-OLBIA - Il governatore Solinas interviene invitando il governo a risolvere quanto prima i problemi di continuità territoriale: "La nostra priorità è garantire i collegamenti ai sardi e alle merci".

"A prescindere dalle valutazioni che si possono fare sulla gestione commissariale, in una situazione come questa non era il momento opportuno per sequestrare i conti della Tirrenia, rendendo così impossibile a Cin proseguire l'attività", ha scandito Solinas.

Intanto, ha aggiunto, "abbiamo trovato un accordo per coprire i collegamenti con navi livrea Moby. Già stasera ci sarà il collegamento Olbia-Civitavecchia".

"La Famiglia Onorato - ha spiegato l'armatore - è legata ai collegamenti per la Sardegna da circa 130 anni e per questo motivo e per un obbligo morale ripristineremo uno dei collegamenti essenziali per la Sardegna".

I COMMISSARI - La decisione di sequestrare i conti è un "atto dovuto", ribadiscono i commissari Stefano Ambrosini, Beniamino Caravita e Gerardo Longobardi.

Un'azione che rappresenta un "rimedio indifferibile a tutela dei creditori", poi l'affondo: "Il tentativo di Cin di strumentalizzare a proprio favore il drammatico frangente in cui si trovano l'Italia e il mondo intero si commenta davvero da sé".

IL MINISTERO - L'Esecutivo si sfila dalla polemica con i ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e dello Sviluppo economico che in una nota precisano che la decisione di attuare il sequestro conservativo "è stata assunta dall'organo commissariale in autonomia e indipendenza di giudizio".

Mit e Mise "convocheranno urgentemente il collegio commissariale e Tirrenia Cin, in maniera tale che possano essere adeguatamente contemperati - e se possibile tutelati - tutti gli interessi in gioco". Il Mit precisa infine che "in questa fase critica per il Paese, in emergenza Covid-19, attraverso l'operatività di altri armatori non ci saranno problemi di trasferimento delle merci, in particolare alimentari e farmaceutiche, e di collegamenti con la Sicilia, la Sardegna e le isole minori e che, in caso di particolari necessità o imprevisti, si attuerà un piano straordinario per tutti i collegamenti".

NIZZI: "ATTO IRRESPONSABILE" - Il sindaco di Olbia Settimo Nizzi si schiera con Tirrenia: "In una fase così delicata per l'Italia, la Sardegna e Olbia, l'azione dei commissari è assolutamente irresponsabile".

"Le ricadute che questo gesto può avere sulla salute delle persone, sull'ordine pubblico e sull'occupazione sono incalcolabili - accusa Nizzi - le navi garantiscono il diritto costituzionalmente sancito della continuità territoriale". Ma per il sindaco "è ancor più grave che l'azione dei commissari metta a repentaglio gli approvvigionamenti dei beni di prima necessità, tra i quali il cibo e i farmaci".

I SINDACATI - Sul fronte dei sindacati si chiede al governo di intervenire "per garantire i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di Tirrenia, sia in termini occupazionali che di reddito", dichiara la Fit-Cisl, "vittime incolpevoli di una situazione ampiamente annunciata e che si sta trascinando da mesi".

Dal segretario generale, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale, Paolo Fantappiè, della Uiltrasporti l'appello ai ministeri coinvolti a "intervenire immediatamente per riattivare la continuità territoriale con la Sardegna, la Sicilia e le Tremiti, e garantire l'occupazione e i salari dei marittimi in forza a Tirrenia Cin".

(Unioneonline/D)
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