Nurallao, va in scena la sagra del tartufo. Ma senza tartufi
stesso pezzo già impaginato sul cartaceoStagione a secco, niente i tartufi ma la Fiera si fa lo stesso. Quinta edizione per un appuntamento che raccoglie ogni anno oltre mille persone.
Non si è smentita neppure questa edizione dove soltanto i coperti per il pranzo a base di tartufo sono stati ben oltre i 500 preparati nel bosco di Funtana Is Arinus.
"Nonostante tutto - dice Gilberto Boi della Pro Loco - era importante garantire il pranzo e salvare la manifestazione, interrompere dopo 5 anni sarebbe stato controproducente".
La grande siccità dell'anno scorso ha messo a repentaglio il raccolto di quest'anno e la crisi ha colpito molti dei produttori.
"Ci siamo accontentati del poco - ha detto il cavatore Silvio Onnis, l'unico presente alla Fiera - stiamo girando tutta la Sardegna, ma il guadagno sarà sufficiente solo per il mantenimento dei cani". Nonostante il poco raccolto anche laura Orgiana e suo marito Renzo Serra hanno esposto ma in paese.
"La fiera - dicono - andava fatta qui per permettere a tutti di partecipare e dare un'opportunità anche ai commercianti". E dopo la pioggia si pensa già al prossimo anno con la speranza che sia migliore di questi ultimi due. Una risorsa quella del tartufo che a Nurallao, ma anche a Laconi e Santa Sofia, da un po' di tempo è diventata fiorente. Il prodotto del Sarcidano si chiama Scorzone, fratello minore del nero pregiato ma nel tempo è riuscito a trovare un proprio mercato in Sardegna ma anche nella Penisola.
C'è chi spedisce carichi in continente, chi ha iniziato una piccola trasformazione del prodotto per farne delle creme da usare in cucina.
"Sono arrivato a raccogliere" dice Paolo Arangino, uno dei maggiori produttori "anche 6 quintali in una stagione, ma oggi per via del fuoco di alcuni anni fa e della siccità non ho raccolto nulla". Neppure i cani ben addestrati sono riusciti a trovare questi preziosi funghi. La produzione locale ha buone prospettive per il futuro, un futuro che andrebbe delineato meglio secondo il primo cittadino Rita Aida Porru.
"Credo - ha detto - che sia importante che il tartufo venga trasformato per diventare un prodotto di nicchia e venisse tutelato finalmente da una della legge regionale".
Sonia Gioia