C'è un nuovo patto tra produttori e trasformatori del settore ovicaprino, col coinvolgimento dei Consorzi di tutela, confidi e sistema bancario, sotto la regia della Regione, per una più efficace programmazione produttiva e finanziaria della filiera, sfruttando i segnali di ripresa e il credito innovativo.

È quanto emerso al convegno sulla programmazione finanziaria annuale del comparto lattiero caseario ovicaprino, svoltosi stamattina nelle ex caserme Mura a Macomer, organizzato da Fidicoop Sardegna e dalle associazioni di rappresentanza della produzione (Legacoop e Confindustria Sardegna) in collaborazione con il Consorzio di tutela del Pecorino Romano.

"Il settore è orientato a comportamenti coerenti e non a scelte speculative di breve periodo - ha riferito Riccardo Barbieri di Fidicoop - Per questo il controllo della produzione è diventato centrale assieme alla diversificazione di prodotto e alla trasparenza dei dati delle aziende agricole".

Salvatore Palitta del Consorzio di Tutela ha fornito i dati sul pecorino romano, il formaggio di pecora più esportato nei Paesi dell'Unione europea con il 52%.

Il presidente regionale dell'Abi Giuseppe Cuccurese ha chiesto più programmazione, annunciando che i fatturati stanno crescendo.

Sono intervenuti Claudio Atzori, presidente della Legacoop Sardegna, Pierluigi Pinna in rappresentanza di Confindustria Sardegna e infine l'assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci.

"La Regione - ha detto Paci - ha fatto riunire gli attori facendo moral suasion e i risultati si sono visti. Non abbiamo risolto definitivamente i problemi, ma il picco della crisi è stato superato con uno strumento valido anche per programmare il futuro".
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