In arrivo sanzioni per gli esercizi commerciali e gli studi professionali che non accettano pagamenti di qualsiasi importo con bancomat o carte di credito. 

Un emendamento al Decreto Recovery, attualmente all'esame della Commissione Bilancio della Camera, riformulato dai relatori in base alle proposte di Stefano Fassina (Liberi e Uguali) e Rebecca Frassini (Lega), dispone una multa di 30 euro (più il 4% del valore della transazione per cui è stata rifiutata l'accettazione del pagamento) per coloro che effettuano attività di vendita di prodotti e di servizi, anche professionali, e che non consentiranno i pagamenti elettronici.

Una norma simile era stata inserita nel Decreto fiscale collegato alla legge di bilancio del 2020, ma era stata poi eliminata durante l'iter parlamentare.

L'emendamento chiarisce che l'obbligo di accettazione di carte di pagamento risulta assolto con riferimento ad almeno una tipologia di carta di debito e ad almeno una tipologia di carta di credito, identificate dal marchio del circuito di appartenenza.

Tra gli altri nodi del decreto ancora da risolvere c’è poi quello che riguarda i navigator. I relatori hanno inserito una proroga di sei mesi dei loro contratti con l’ipotesi che siano le Regioni a subentrare all'Anpal, in modo da garantire la continuità lavorativa per 2.500 persone a rischio. L’ipotesi vede contrarie sia Forza Italia che Lega. Il Carroccio vorrebbe infatti che fosse direttamente il ministero del Lavoro a farsi carico delle figure professionali che aiutano i percettori del reddito di cittadinanza a cercare un lavoro.

La Commissione concluderà l'esame del decreto domani pomeriggio, proprio mentre la Camera voterà la fiducia sul Decreto fiscale, già approvato al Senato e rimasto blindato a Montecitorio. 

(Unioneonline/F)

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