Sono solo 7.675 le automobili elettriche e ibride immatricolate in Sardegna, pari ad appena lo 0,71% del parco auto della regione, a fronte dell’1,5% registrato a livello nazionale. Nel dettaglio, si tratta di 6.945 vetture ibride e 730 elettriche.

Lo rivela uno studio realizzato da Facile.it e MiaCar.it su dati Aci.

Numeri ancora molto bassi, rispetto agli obiettivi dell’Unione europea sulla mobilità sostenibile al 2030, anche se il numero dei veicoli green nell’Isola è più che raddoppiato (+172%) negli ultimi due anni (erano 2.818 a fine 2018).

A livello territoriale, la provincia dove le auto elettriche sono più diffuse è Cagliari (1,12% del parco auto circolante), seguita da Sassari (0,69%) e Nuoro (0,57%). Chiudono la classifica Oristano (0,45%) e Sud Sardegna (0,44%).

In valori assoluti, al primo posto c’è ancora il capoluogo, con 3.140 vetture elettriche/ibride. Seguono Sassari (2.255) e Sud Sardegna (960); ultime posizioni per la provincia di Nuoro (849) e quella di Oristano (471).

Lo studio è stato realizzato all’inizio del 2021, per cui i numeri sono destinati ad aumentare: in tutta Italia infatti il 38% delle auto immatricolate nei primi dieci mesi dell’anno è elettrico o ibrido.

Se si analizzano le motivazioni di coloro che hanno dichiarato di essere disposti a comprare un veicolo elettrico o ibrido, si scopre che il 74,8% lo farebbe per poter contribuire in prima persona alla riduzione dell’inquinamento. Molti, il 45,1%, sceglierebbero un’auto green per risparmiare sul prezzo del carburante, mentre il 19,8% per godere di minori limitazioni alla circolazione potendo, ad esempio, accedere alle zone a traffico di limitato.

Tra le ragioni più diffuse per l’acquisto di un veicolo a basso impatto ambientale, indicata da quasi un automobilista su tre, vi è, infine, il timore che presto le auto diesel e benzina non potranno più circolare.

Guardando invece alle risposte di chi si è detto contrario o indeciso, il 68% considera un grosso ostacolo il prezzo di acquisto, il 43% rivela lo scarso numero di punti di ricarica presenti sul territorio, mentre il 40% non apprezza la bassa autonomia di percorrenza di questi mezzi.

(Unioneonline/F)

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