Prorogare la cassa integrazione Covid, scaduta alla fine di dicembre, almeno fino al 31 marzo di quest’anno, ovvero per altre tredici settimane. Una misura che potrebbe prevedere una spesa di 150 milioni di euro.

A chiedere il prolungamento degli ammortizzatori sociali legati all'emergenza sanitaria sono numerosi emendamenti al Milleproroghe presentati dalle forze politiche di maggioranza e opposizione, che portano la firma di deputati di Lega, Movimento 5 Stelle, Partito democratico, Liberi e Uguali, gruppo Misto e Fratelli d'Italia.

La proroga della cig Covid non c'è nel decreto Sostegni ter (a differenza di quanto riportato in alcune indiscrezioni di stampa), approvato ieri dal Consiglio dei ministri.

Il provvedimento, invece, prevede il ricorso scontato alla cassa integrazione per hotel e agenzie di viaggio, ristoranti, bar, mense e catering, parchi divertimento, stabilimenti termali, discoteche, sale da ballo e sale giochi, ma anche per musei e radio taxi, fino alla fine di marzo. Per questi comparti i datori di lavoro sono esonerati dal pagamento della contribuzione addizionale dovuta per gli ammortizzatori sociali.

Con il precedente Decreto Fiscale erano state riconosciute ulteriori settimane di integrazione salariale con causale Covid fino al 31 dicembre 2021 per i settori dei servizi, del terziario e dell'artigianato e per le industrie del tessile-moda.

Sul tema è forte anche il pressing dei sindacati. "Avremo modo nei prossimi giorni di leggere e valutare con attenzione il Decreto Sostegni ter varato, ma da quanto già emerso rileviamo elementi preoccupanti in merito alla salvaguardia del lavoro", ha affermato la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, "ciò rischia di non essere affatto il sostegno necessario per settori come turismo, ristorazione, spettacolo, terziario, sistema moda, che hanno subito nuovamente, in questa quarta ondata, chiusure e forte riduzione della attività. Occorre proteggere il lavoro".

Una necessità rimarcata più volte anche da Cisl e Uil, che chiedono la proroga della cig Covid fino a marzo, per sostenere i lavoratori e accompagnare nel frattempo la piena operatività dei nuovi ammortizzatori sociali insieme alle politiche attive. 

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata