La prima legge è del 1980, l'ultimo atto formale - il Patto per la Sardegna - è del 2016. Da 39 anni la Sardegna aspetta il metano e ancora si discute su come farlo arrivare. E mentre nell'Isola si discute e regione e governo litigano, le aziende soffrono e altre nazioni - Spagna in primis - si sono posizionate per lucrare sul ricco mercato del bunkeraggio e della mobilità legati al gas.

Anche di questo si è parlato oggi a Cagliari al convegno "Il Gnl in Sardegna, una rivoluzione energetica per la Sardegna ed i sardi" organizzato dall'associazione Gnl Sardegna e dall'ordine degli ingegneri.

Tutti i player del settore aspettano la decisione politica, anche perché l'arrivo del Gnl non è solo legato al costo dell'energia ma anche alla mobilità.

Il presidente dell'Autorità portuale Mare di Sardegna Massimo Deiana, ad esempio, ha detto che l'arrivo del gas è fondamentale per il rilancio del porto.

"L'anno prossimo approderà in Sardegna la Costa Smeralda, la nuova ammiraglia di Costa crociere alimentata a gnl, come molte altre navi. Poter ambire a rifornirla a Cagliari o in altri porti sardi sarebbe fondamentale avere il deposito, attualmente in fase autorizzativa, nel frattempo andrà a rifornirsi a Barcellona".

Per Deiana "attirare traffico navale è fondamentale per il rilancio degli scali e delle aree retroportuali ma servono condizioni energetiche favorevoli. Ma occorre fare in fretta perché mentre noi parliamo gli altri realizzano i progetti".
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