Attività di compravendita deboli e brusco calo registrato in tutti i comparti, ma bisogna ancora aspettare per conoscere gli effetti sul mercato immobiliare a Cagliari dell'emergenza sanitaria da Covid 19.

È quanto emerge dall'analisi del secondo Osservatorio Immobiliare 2020 di Nomisma.

Il comparto residenziale risente degli eventi del momento: alle preoccupazioni delle famiglie si accompagna il rallentamento delle nuove realizzazioni. Il mancato incontro tra domanda e offerta, associato a un periodo di incertezza senza precedenti, ha determinato una diminuzione delle compravendite su base annua del 13%.

La domanda per i 2/3 è ancora orientata alla compravendita, a discapito della locazione. E particolare interesse suscitano gli immobili da ristrutturare per poter usufruire del Superbonus ristrutturazioni al 110%. Sul versante dei valori si assiste a una contrazione contenuta (-0,4%). Le conseguenze dei mesi di lockdown sul mercato immobiliare sono principalmente tangibili nelle tempistiche medie di vendita e di locazione che registrano forti e decisi allungamenti (rispettivamente di 3 mesi e 2,7 mesi).

Analizzando l'ambito non residenziale a fine del 2019 l'Agenzia delle Entrate rilevava un netto aumento delle transazioni del settore non residenziale cagliaritano (+32% su base annua).

Nel primo trimestre del 2020 si osserva invece un -20% rispetto al primo trimestre dell'anno precedente, una netta flessione riconducibile all'impatto del Covid sull'economia.

Per il comparto residenziale le previsioni degli operatori prospettano per la seconda parte del 2020 un volume di contratti in aumento sia nelle compravendite sia negli affitti. Tutto questo associato a un leggero calo dei canoni e a una sostanziale stabilità dei prezzi.

Rispetto al non residenziale gli operatori prevedono per i mesi a venire un quadro non particolarmente favorevole, con una prosecuzione della flessione dei valori e dei canoni.

(UNioneonline/F)
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