Al via il confronto tra governo e parti sociali sul tema della manovra.

I primi a essere convocati sono i sindacati: i segretari di Cgil, Cisl e Uil parteciperanno domani, a partire dalle 19, al tavolo del ministero dell'Economia e delle Finanze per discutere della riforma fiscale, dopo che le forze di maggioranza hanno raggiunto un accordo politico sull’utilizzo degli otto milioni di euro previsti nella legge di bilancio per il taglio delle tasse (sette per la riduzione dell’Irpef e uno per quello dell’Irap).

Ieri si sono tenute manifestazioni unitarie in diverse città italiane, da Milano a Torino, da Palermo a Terni, in cui sono state ribadite le richieste dei rappresentanti dei lavoratori: la rimessa di discussione delle ipotesi sul fisco, con particolare attenzione alla situazione di dipendenti e pensionati, il superamento definitivo della legge Fornero (che sarà oggetto anche di un tavolo a parte al ministero del Lavoro) e la cancellazione di forme contrattuali precarie.

I sindacati hanno fatto sapere di non voler fermare le mobilitazioni che stanno coinvolgendo tutta Italia (a Cagliari la protesta è prevista per il 4 dicembre), a meno di ripensamenti da parte dell'esecutivo guidato dal premier Mario Draghi.

Anche Confindustria è stata critica nei confronti del compromesso raggiunto dai partiti di governo: l’associazione degli industriali ha parlato di "scelte senza visione sul futuro".

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata