Continua il confronto all’interno della maggioranza di governo sulla manovra: i partiti sono ormai a un impasse, con centinaia di emendamenti presentati. Il tempo stringe perché la legge di bilancio deve essere approvata entro il 31 dicembre.

La legge di bilancio è bloccata a Palazzo Madama, in ritardo sulla tabella di marcia, con ancora alcune misure da definire.

L’intesa sulla riforma fiscale è blindata, con il taglio di Irpef e Irap. Sul taglio delle imposte sono circolate le simulazioni ufficiali che sottolineano i vantaggi "per il ceto medio e i redditi bassi", ha spiegato il viceministro al Mef Laura Castelli, facendo l’esempio di una famiglia con un solo reddito di 10mila euro e due figli che avrà un vantaggio da 1.188 euro, grazie anche alla combinazione con l'assegno unico, che sostituirà dal prossimo anno tutti gli aiuti alla famiglia.

Un’intesa di massima è stata raggiunta dai partiti anche sui 200 milioni in più in arrivo per la scuola.

Resta ancora da sciogliere il nodo Superbonus 110%. Da giorni è stata presentata una proposta al ministero dell’Economia per eliminare il tetto Isee per le villette, insieme a una serie di altri ritocchi, sui quali però ancora non è arrivata una risposta definitiva dell'esecutivo guidato dal premier Mario Draghi. Nel pacchetto potrebbe rientrare anche un rialzo del bonus mobili: la soglia delle spese detraibili potrebbe quindi salire da 5mila a 10mila euro.

Intanto i tempi si allungano, con la commissione del Senato che non inizierà a votare prima di sabato e difficilmente riuscirà a dare mandato al relatore prima di lunedì.

Il passaggio in Aula dovrebbe comunque arrivare entro il 23, in modo da arrivare al via libera finale alla Camera tra Natale e Capodanno.

(Unioneonline/F)

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