Sono 15 i Comuni in cui si registrano alti tassi di dispersione idrica e che sono interessati dalla gara bandita da Abbanoa per individuare i professionisti ai quali affidare le progettazioni e i servizi tecnici per investire i 50 milioni di euro del fondo Pnrr destinati a ridurre le perdite d’acqua.

Per Nuoro, Olbia, Sassari, La Maddalena, San Teodoro, Porto Torres, Bosa, Siniscola, Cabras, Budoni, Selargius, Tempio Pausania, Terralba, Sestu e Sorso il gestore ha pubblicato la gara da due milioni e mezzo di euro “per l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva-esecutiva, studi specialistici, indagini a servizio della progettazione, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, sorveglianza archeologica”. Verranno quindi individuati ingegneri, geologi, archeologi, geometri, in forma singola o associata, necessari a realizzare le opere programmate.

Nei Comuni selezionati si procederà alla riqualificazione delle reti idriche con una serie di interventi di manutenzione relativi alla sostituzione di condotte esistenti e al rifacimento degli allacci alle varie utenze collegate

Nell’agosto scorso i progetti definiti dai tecnici di Abbanoa si erano aggiudicati i 50 milioni di euro attraverso il bando del ministero delle Infrastrutture: “Un risultato eccezionale per la Sardegna (quasi il 20 per cento dei 265 milioni di euro disponibili per l’intero Mezzogiorno) sul quale aveva scommesso il Consiglio d’Amministrazione di Abbanoa guidato dal presidente Franco Piga – fa sapere l’ente - . In tempi record i tecnici e gli uffici di Abbanoa avevano predisposto tutta la documentazione per consentire all’Egas, Ente di Governo d’Ambito della Sardegna, di partecipare al bando come soggetto proponente. Abbanoa, oltre ad aver predisposto i progetti, figura anche come soggetto attuatore e cofinanziatore con 3,9 milioni di euro aggiunti dai fondi del proprio bilancio. Le risorse ottenute dal PNRR si aggiungono a ulteriori 68 milioni di euro già a disposizione di Abbanoa tramite altri canali di finanziamento”.

La prima parte del processo di “ingegnerizzazione” della rete è già stato realizzato in parte e ora è in fase di completamento; la seconda prevede la realizzazione di interventi quali ammodernamento ed efficientamento di opere esistenti e lavori di sostituzione massiva di condotte e allacci.

(Unioneonline/s.s.)

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