Lavoratori della distribuzione sul piede di guerra: "Sfruttati per pochi euro"
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I lavoratori delle aziende associate a Federdistribuzione sul piede di guerra, anche in Sardegna. La protesta, indetta in tutta Italia da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, a Cagliari è stata messa in atto con un sit-in in via Roma. Davanti alla Rinascente: c'era qualche decina di dipednenti di Carrefour, Metro, Superemme (Superpan).
La richiesta è stata unanime: rinnovare il contratto nazionale.
"Il mancato rinnovo", ha detto Cristiano Ardau, segretario regionale della Uiltucs, "sta provocando un grave danno economico e contributivo ai lavoratori che, soltanto dal 2015, hanno perso in circa 2.500 euro". Il problema, ha aggiunto, è che "le aziende chiedono continuamente più flessibilità per tenere sempre aperti i punti vendita, con turni che rendono difficoltoso conciliare la vita privata con quella lavorativa, ma non vogliono offrire nulla in cambio".
Anziché il rinnovo contrattuale, Federdistribuzione ha deciso di offrire, a partire da gennaio, un aumento di 16 euro lordi mensili. Una scelta che ha scatenato le proteste dei sindacati, secondo cui: "È un'elemosina".