La stima degli occupati continua a crescere: rispetto al mese di febbraio sale del +0,3%, posizionando il tasso di occupazione al 58,3%.

Lo rileva l'Istat nei suoi dati provvisori, relativi al mese di marzo, diffusi oggi.

L'aumento maggiore - specifica l'istituto nazionale di statistica - si stima per i giovani 25-34enni (+0,9 punti percentuali), ed è dovuta interamente alla componente maschile mentre per le donne, dopo l'aumento dei mesi precedenti, si registra un calo.

Sempre a marzo si stima una ripresa degli indipendenti, che recuperano in parte la diminuzione osservata nei primi due mesi dell'anno e, in misura più lieve, dei dipendenti a termine, mentre restano sostanzialmente stabili i permanenti.

Su base annua, la crescita (+0,8%, +190mila) interessa uomini e donne e riguarda esclusivamente i lavoratori a termine (+323mila), mentre calano i permanenti (-51mila) e gli indipendenti (-81 mila).

Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+391 mila) e, in misura minore, i 15-34enni (+46mila) mentre calano i 35-49enni (-246mila). Nell'arco di un anno diminuiscono sia i disoccupati (-4,0%, -118 mila) sia gli inattivi (-1,1%, -150mila).

LA DISOCCUPAZIONE - A marzo il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all'11,0%, un dato in crescita tra le donne e la fascia di età tra 35 e 49 anni.

La stima delle persone in cerca di occupazione a marzo registra un aumento dello 0,7% (+19mila) mentre il tasso di disoccupazione giovanile - tra i 15 e i 24 anni - si attesta al 31,7%: è il tasso più basso dal dicembre 2011.

(Unioneonline/D)
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