Negli ultimi mesi è stato dichiarato il fallimento di alcune importanti banche (Silicon Valley Bank, Signature Bank, First National Bank). La crisi ha investito anche la grande banca elvetica Credit Suisse. Emergenze che alimentano la preoccupazione dei risparmiatori e che sono al centro del seminario, promosso dal Rotary Club, che si svolge stasera  a Cagliari, alle 20 al T Hotel. Interviene Riccardo De Lisa, docente di Economia della Banche che ha analizzato nel corso della sua attività di ricerca proprio le crisi che hanno colpito, più o meno duramente, il mondo del credito.

«Il crack di queste banche, di dimensioni certamente significative - spiega l’economista -, ha risvegliato i timori dell’avvio di una crisi finanziaria con un effetto domino globale, come quello che si è manifestato dopo la crisi della Lehman Brothers nel 2008. La crisi produce effetti sui mercati finanziari, suscitando preoccupazioni diffuse nei risparmiatori e con un forte eco nella stampa mondiale».

Il seminario intende fare luce sulle implicazioni della crisi di una banca per i risparmiatori e su quali siano i sistemi di protezione oggi presenti in Europa e in Italia, e quali possano essere i comportamenti più opportuni che un cittadino dovrebbe adottare. «In Europa – chiarisce De Lisa - abbiamo adeguato la protezione dei depositi, le regole e gli strumenti per la vigilanza. Le banche europee sono, nel complesso, più robuste rispetto al passato e ancor più controllate. I risparmiatori possono dormire sonni tranquilli. Non altrettanto però si può dire per le autorità di vigilanza e di risoluzione, che devono gestire con attenzione l’evolversi della situazione economica e finanziaria. Le crisi bancarie sono infatti eventi complessi, non sempre prevedibili e che possono innescare fenomeni di contagio che si intensificano rapidamente, così generando vere e proprie pandemie finanziarie».

© Riproduzione riservata