La Cna, confederazione nazionale per l'artigianato, di Oristano è a un passo dal baratro. Nei giorni scorsi davanti al giudice della sezione fallimentare del Tribunale sono state esaminate le istanze di fallimento presentate dalla cooperativa Cesimart e dalla Cna servizi srl e dai 18 dipendenti. Complessivamente i debiti si aggirano intorno ai 700 mila euro. La situazione di una delle più grandi organizzazioni professionali dell'Oristanese è precipitata tra la fine del 2019 e i primissimi giorni di quest'anno quando sono andati in pensione anche l'ex segretario provinciale Pietrino Scanu e altri dipendenti. E liquidare Tfr e chiudere buste paga era quasi impossibile. A fine gennaio alcuni lavoratori si sono affidati agli avvocati Antonio Tola e Gabriella Martani: sono partiti i primi decreti ingiuntivi per cercare di recuperare gli stipendi, poi i precetti e subito dopo i pignoramenti.

Ma a fine luglio c'era stata la mossa a sorpresa da parte delle due società affiliate alla Cna: sono proprio la Cesimart e la Cna servizi a presentare per primi un'autoistanza di fallimento. Un iter, che secondo gli avvocati Nicola Littarru e Fabio Nieddu, rappresenta la procedura più opportuna a garanzia di tutti. Il quadro contabile ed economico sarebbe stato critico da molto tempo, poi a ruota è arrivata anche l'istanza di fallimento dei dipendenti che insieme fanno una battaglia comune per cercare di recuperare stipendi e Tfr da due società in fortissimo affanno. Il verdetto del Tribunale comunque sembra imminente.
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