La Commissione europea migliora le stime di crescita economica dell'Italia.

Nel dossier d'inverno diffuso oggi, l'Ue ha portato per il 2018 la previsione dalla crescita reale del Pil dall'1,3% stimato nel novembre scorso all'1,5%. Un incremento che sarà "trainato dalle esportazioni e dagli investimenti".

Ritoccata al rialzo anche la stima relativa all'anno prossimo, quando il Prodotto interno lordo dovrebbe aumentare, secondo la Commissione, dell'1,2%, contro il +1% previsto tre mesi fa.

Nel confronto con gli altri Paesi, tuttavia, l'Italia resta il fanalino di coda dell'Eurozona e dell'intera Unione Europea (la crescita media nel 2018 è del 2,3% nell'area euro e nell'Ue a 28, del 2,5% nell'Ue a 27).

L'economia italiana, osserva la Commissione, "continua a beneficiare del ciclo economico globale in ripresa e della domanda interna più robusta".

Dopo una crescita media dello 0,4% in termini reali nei primi tre trimestri del 2017, diversi indicatori e statistiche "suggeriscono che l'economia ha mantenuto la sua spinta a fine anno".

Le condizioni economiche "favorevoli" continueranno nel 2018, prima che la crescita si indebolisca "in linea con il graduale ritiro degli stimoli" (ovvero il Quantitative Easing, il programma di acquisto dei titoli della Bce). Sebbene la ripresa economica italiana sia destinata ad autosostenersi sempre di più, le prospettive di crescita "rimangono moderate", alla luce del "limitato potenziale di crescita dell'economia italiana".

(Unioneonline/F)
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