Il marchio di Alitalia continuerà a volare anche nei prossimi giorni. Non c’è ancora nessuna conferma ufficiale, ma la coda tricolore degli aerei potrebbe essere il biglietto da visita di Ita. Per due ragioni. La prima è che la newco statale utilizzerà a partire da venerdì 52 aerei in arrivo dalla flotta di Alitalia, con cui ha concluso un contratto di acquisizione del ramo “aviation”. E siccome gli Airbus verranno utilizzati fino all’ultimo dalla vecchia compagnia, non ci sarà il tempo di riverniciare la fusoliera: si tratta di un’operazione complessa che può richiedere anche una settimana di tempo.

Il secondo motivo è legato a un presunto accordo tra Ita e Alitalia per un utilizzo temporaneo del marchio, raggiunto in attesa che l’asta per la vendita si concluda con un esito diverso da quello registrato negli scorsi giorni, quando non è stata presentata nessuna offerta. Ma i rumors in materia sono diversi.

In Irlanda Ita starebbe riverniciando almeno un Airbus con una livrea speciale: sulla fusoliera, a caratteri cubitali, ci sarebbe la scritta “Born in 2021” (nata nel 2021).

Le condizioni

Il prezzo fissato dai commissari per il marchio – 290 milioni di euro – è stato giudicato troppo alto. Il presidente Alfredo Altavilla sta valutando se partecipare alla seconda tornata o se aspettare il terzo giro, quando i commissari potranno trattare la vendita in maniera diretta. All’andamento di questa gara è legata una parte importante della vertenza Alitalia: gli stipendi di settembre dei dipendenti sono stati pagati al 50%. La seconda metà arriverà solo dopo la vendita del marchio.

I soldi

Nel frattempo la nuova compagnia aerea ha ricevuto dal ministero dell’Economia la prima tranche di 700 milioni di euro dell’aumento di capitale deliberato il 28 luglio dall’assemblea degli azionisti. Il capitale aumenta così fino a 720 milioni di euro. Il primo volo è previsto salvo sorprese – cioè gli scioperi, che al momento non sono esclusi - venerdì alle 6.30 del mattino: decollo previsto da Fiumicino, atterraggio a Linate.

E il marchio Alitalia dovrebbe essere ancora lì, sulla coda degli aerei. L’utilizzo provvisorio del marchio da parte di Ita, se venisse confermato, permetterà alla newco di risparmiare centinaia di milioni di euro. Basti pensare che la sola sostituzione di tutte le insegne negli aeroporti costerebbe sugli 80 milioni di euro.

Le incognite

Il decollo di Ita però potrebbe essere caratterizzato da nuove proteste dei dipendenti di Alitalia. La newco prevede di partire con 2.800 persone, Alitalia ne conta 10.200 (la maggior parte in cassa integrazione).

Migliaia di dipendenti in questi giorni stanno continuando a garantire il proprio servizio anche se non faranno parte della nuova azienda. È probabile che nei prossimi giorni continuino a farsi sentire.

Venerdì poi dovrebbe alzarsi il velo su strategie e progetti del nuovo vettore, che tra i suoi obiettivi ha quello di individuare un partner forte con cui allearsi, in modo da permettere alla compagnia, che nasce con una flotta di soli 52 aerei, dimezzata rispetto a quella di Alitalia, di sopravvivere in un'industria stremata e molto competitiva.

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