Riduzione da cinque a quattro scaglioni Irpef, rimodulazione delle aliquote, innalzamento della no tax area e revisione delle detrazioni per inglobare il bonus da 100 euro.

Queste le proposte in fase di studio per la riforma del fisco su cui la maggioranza di governo dovrà lavorare in un tavolo dedicato, convocato per domani dal ministro dell'Economia Daniele Franco. L’obiettivo è di arrivare a un’intesa entro la fine della settimana su come utilizzare gli otto miliardi di euro previsti dalla manovra per il taglio delle tasse.

Critica la posizione di Banca d’Italia, che teme che le ipotesi sull’Imposta sul reddito delle persone fisiche favorirebbero eccessivamente coloro che non sono lavoratori dipendenti.

"Poiché i redditi da lavoro dipendente rappresentano poco più della metà del reddito complessivo dichiarato, l'obiettivo di ridurre il cuneo fiscale che grava su di essi sarebbe più efficacemente raggiungibile con la revisione di detrazioni e trattamento integrativo", cioè l'ex bonus Irpef, "piuttosto che con la sola riduzione delle aliquote che favorirebbe anche i redditi diversi da quelli da lavoro dipendente", ha dichiarato il capo del Servizio Struttura economica di Bankitalia, Fabrizio Balassone.

Dubbi sono stati espressi anche a proposito del taglio dell'Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive che finanzia il Servizio sanitario nazionale, per cui andranno trovate "soluzioni alternative".

Indicazioni sulle pensioni sono invece arrivate dalla Corte dei Conti: secondo i magistrati, le misure in fase di studio non hanno rimosso "la forte incertezza" che si è creata con Quota 100.

Sul fisco le forze politiche sembrano però ormai convergere su una soluzione che riduca da cinque a quattro gli scaglioni dell'imposta sui redditi, con l’aliquota al 23% per i redditi fino a 15mila euro, al 25% per i redditi tra 15 e 35mila euro, al 34% tra 35 e 55mila euro e al 43% per chi guadagna più di 55mila euro.

L’ipotesi prevede un taglio di due punti percentuali dell’aliquota del 27%, mentre quella dello scaglione successivo potrebbe essere ridotta di quattro, con risparmi sulle tasse superiori a 800 euro l’anno. Potrebbe poi essere innalzata la soglia al di sotto della quale c'è l'esenzione completa.

Infine, si studia una revisione delle detrazioni con cui si riassorbirebbe anche il bonus Irpef da 100 euro, introdotto dal governo Renzi e poi ampliato.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata