Il mondo produttivo sardo attorno a un tavolo per discutere di insularità.

Al faccia a faccia, convocato alla Camera di Commercio di Cagliari e promosso dal Comitato per l'insularità, hanno partecipato i rappresentanti del comparto agricolo, di quello edilizio, dell'artigianato, del turismo e dell'edilizia e dell'impresa.

"Oggi chiediamo che chi è portavoce del mondo produttivo sia determinato nel dire che non si può più prescindere dal riconoscimento del principio di insularità, la più importante sfida per il futuro della Sardegna - hanno spiegato i rappresentanti del Comitato Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu - Si tratta di una battaglia che chiama in causa tutti i settori dell'economia della Sardegna qui e oggi ben rappresentati".

Alle associazioni presenti, i referenti del comitato hanno posto una domanda ben precisa: "Come poter correre alla velocità dei competitors della Penisola se non si parte dalle stesse condizioni e non si hanno le medesime opportunità?".

Tutti d'accordo, nelle risposte, che il riconoscimento dell'insularità rappresenta una soluzioni utile a colmare il gap. "Una condizione alla quale è necessario e urgente porre rimedio per mettere a nudo un Parlamento fin qui sordo alla richiesta di discussione della proposta di legge di iniziativa popolare ancora inspiegabilmente ferma in Commissione Affari Costituzionali al Senato: non si può perdere altro tempo", si legge nella nota ufficiale diramata al termini del convegno.

"Per fare impresa servono infrastrutture. Giusta la battaglia sull’insularità", ha dichiarato il presidente di Confindustria Nazionale, Vincenzo Boccia.

Sulla stessa lunghezza d'onda i vertici delle altre associazioni di categoria presenti, ovvero: CNA Confartigianato, Confcommercio, Ance, Confagricoltura, Coldiretti, Confesercenti, Apisarda Confcooperative e LegaCoop.

(Unioneonline/l.f.)
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