Inps: calano i contratti stabili, ma la Sardegna è in controtendenza
Nei primi 5 mesi del 2017 il saldo tra assunzioni e cessazioni nel privato è pari a 729mila unità.
Lo rivela l'Inps nel suo osservatorio mensile sul precariato: il dato, superiore a quello dei due anni scorsi, è tuttavia viziato dal forte incremento dei contratti a termine.
Spicca, dopo l'abolizione dei voucher, il boom dei contratti a chiamata, che passano dai 76mila del 2016 ai 165mila del 2017. Un boom, spiega l'istituto previdenziale, che va messo in relazione "alla necessità delle imprese di individuare strumenti contrattuali che sostituiscano i voucher".
In calo invece i contratti stabili: il saldo, positivo, è di 43465 unità, in flessione rispetto ai 68mila dell'anno scorso e agli oltre 360mila del 2015, quando erano ancora in vigore gli sgravi contributivi del jobs act.
Considerando la totalità dei nuovi rapporti lavorativi, quelli stabili rappresentano appena il 23,1%, record negativo che supera quello di aprile.
I DATI SARDI - Nell'Isola si registra un saldo positivo rispetto allo scorso anno in tutti i tipi di assunzioni, anche quelle a tempo indeterminato. Se nel complesso delle assunzioni si registra un + 21%, è proprio in quelle a tempo indeterminato che la Sardegna inverte la tendenza rispetto alla Penisola. Sono 11542 i nuovi contratti stabili, +4,2% rispetto agli stessi mesi del 2016. A fronte del -5,5% che si registra complessivamente in Italia. L'Isola, da questo punto di vista, è la Regione che fa registrare la migliore performance insieme alla Valle d'Aosta.
(Redazione Online/L)