Sono numeri impressionanti quelli degli infortuni sul lavoro in Sardegna, che aumentano rispetto all’anno scorso: purtroppo il segno + quest’anno arriva al 36,3% (38,7% è la media nazionale) delle denunce (10.086 contro 7.042 del 2021) e preoccupa il dato della provincia di Cagliari con un +80,6%, 1.610 in più rispetto all’anno scorso.

Il dato, aggiornato ad agosto 2022, emerge dagli Open Data Inail e viene rilanciato dall'Anmil in occasione della 72ª Giornata per le vittime sul lavoro in programma per domenica 9 ottobre. Non va bene neppure sul fronte delle morti bianche, l'ultima quella di Salvatore Santeddu, operaio schiacciato da un camion il 5 ottobre, la sedicesima vittima caduta sul lavoro dall'inizio dell'anno in Sardegna, (con un pauroso incremento di cinque morti negli ultimi tre mesi), contro le 12 morti registrate nel 2021.

La Sardegna si distingue in negativo per una preoccupante controtendenza rispetto ai dati nazionali che con 677 morti contro 772 nei primi otto mesi dell'anno scorso, segna una diminuzione degli eventi luttuosi del 12,3%.

"Numeri su cui riflettere in profondità anche alla luce degli effetti della pandemia e dell'aumento dell'occupazione vanificato dalla crisi economica recente che fa dipendere la cifra degli incidenti da quello degli occupati - spiega in una nota l'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro - non a caso le province più povere, Nuoro e Sud Sardegna, registrano una percentuale più bassa in Sardegna, rispettivamente con il 17,6% e il 10,9 di infortuni denunciati. Da analizzare alla luce di questa considerazione anche il dato del -27,5% di Nuoro per le denunce di malattia professionale che nell'Isola, sempre nei primi otto mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2021, segnala un aumento dell'1,3% sensibilmente inferiore a quello nazionale del 7,9%, ma con una punta del 42,9 % in più a Sassari, provincia che peraltro già si ritrova a piangere per il doppio di infortuni mortali (sei contro tre)”.

"Un'analisi approfondita in Sardegna - spiega l'Anmil – non può poi sfuggire da un focus sull'agricoltura, settore che continua a registrare il maggior numero di incidenti, con una scomposizione delle statistiche che conferma un ulteriore aumento degli infortuni in itinere derivanti dagli incidenti stradali spesso legati alle condizioni della viabilità".

(Unioneonline/EC)

© Riproduzione riservata