L’inflazione galoppa in Italia, Sardegna compresa, e sempre più famiglie sono costrette a tirare la cinghia perché vedono, mese dopo mese, eroso il proprio potere di acquisto. I dati Istat pubblicati pochi giorni fa, e che si riferiscono ad agosto, certificano che i prezzi hanno avuto un balzo dell’8,4% nella Penisola e addirittura del 9,2% nell’Isola. Inutile sottolineare come tra i rincari quelli legati alla energia elettrica siano più alti in assoluto. E proprio per questo il Codacons lancia in Sardegna lo “sciopero delle bollette”.

Isola sul podio

La Sardegna è la terza regione “più cara” d’Italia, con un’inflazione che arriva ad agosto al 9,2% (primo il Trentino a 10,2%, seconda la Sicilia a 10%). Questo vuol dire che il rincaro annuo per una famiglia media (tre persone) è di 1.621. 

Le città

L’inflazione più alta per energia elettrica, gas e altri combustibili tra le città sarde si è registrata a Olbia-Tempio (73,6), poi Cagliari (66,4) e Sassari (64,7); tutte comunque al di sotto della media nazionale al 76,4.

Capitolo “prodotti alimentari e le bevande analcoliche”. In questo caso Olbia-Tempio è la 14esima provincia in Italia con i rincari maggiori (11,8), Sassari al 17esimo con 11,7 mentre Cagliari ha un tasso inferiore alla media nazionale (10,5) con il 10,2.

I ristoratori: “Così chiudiamo”

Dopo il Covid, la guerra e le bollette astronomiche. I ristoratori sardi sono disperati: “Così è impossibile andare avanti, chiudiamo le saracinesche”.

Per Marco Molia, titolare di un servizio catering a Sestu, la prima mazzata è arrivata in primavera con una bolletta per l'energia elettrica di circa 16mila euro, il doppio dell'anno precedente: «Abbiamo cambiato gestore, all'inizio ho pensato fossero dei conguagli, ma mi sono illuso – racconta –. Ogni mese la cifra aumenta, ma l'elettricità che utilizzo è sempre la stessa. A luglio mi è arrivata una bolletta di quasi 42mila euro, aspetto quella di agosto ma rischio davvero di chiudere l'attività».

Alessandro Ortu, titolare del ristorante "Sa Barracca", è stato uno dei primi a pubblicare sui social la bolletta da quasi 13mila euro arrivata tra febbraio e aprile. «Pensavo fosse un'eccezione e l'ho pagata subito. Poi ho disdetto l'addebito e per le successive ho chiesto il razionamento, ma è un problema che sto solo rinviando - evidenzia Ortu che ha ricevuto il cedolino di agosto di oltre 22 mila euro –. Parlano di questi decreti energia, ma servono oggi non in futuro».

Franco Angius, titolare del ristorante "Il Volo" a Pirri: «Il primo allarme l'ho avuto a giugno, quando ho ricevuto una bolletta di 12mila euro. L'ho pubblicata sul nostro profilo Facebook e sono stato contattato dal fornitore per chiederci conto della contestazione. Hanno fatto le loro verifiche e ovviamente ci hanno detto che tutto era dovuto». Anche lui ha chiesto la rateizzazione dell'importo: «Ma a luglio è arrivata un'altra batosta, non oso immaginare come sarà quella di agosto. Sono in un momento di sconforto che non mi fa dormire la notte».

(Unioneonline)

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