Sostenibilità, sicurezza e innovazione.

Porta anche la firma della Sardegna il Merlata Bloom Milano, il lifestyle center – situato nel quadrante nord ovest del capoluogo lombardo - parte del più grande progetto di trasformazione urbana in Italia.

Inaugurato oggi alla presenza di autorità e centinaia di giornalisti, il super mall è stato sviluppato dalla società Merlata Mall, di cui è presidente e amministratore delegato Sergio Zuncheddu, editore del Gruppo L’Unione Sarda. Con un’architettura “green”, caratterizzata da vetro e legno per compensare le emissioni, il super mall è immerso in 30 ettari di parco, con 5.000 mq di aree verdi interne ed esterne. Oltre 210 i negozi e 43 i ristoranti che accoglie, tra cui un superstore Esselunga, uno store a due piani di Decathlon e un cinema multisala di ultima generazione a marchio Notorious Cinemas.

Posizionato tra il quartiere residenziale UpTown di Cascina Merlata e il distretto dell’innovazione MIND, Merlata Bloom è soprattutto una risposta alla grande sfida del post Expo 2015, ossia di riqualificazione nelle ex aree dell’Esposizione Universale. Non solo porterà servizi e intrattenimento ai primi residenti del nuovo distretto, circa 7.000 persone, ma a pieno regime creerà fino a 2mila nuovi posti di lavoro.

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Un «esempio virtuoso di integrazione pubblico-privato», come ricordato dal governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana, e «modello di collaborazione positiva per l’intero Paese», come sottolineato nel messaggio inviato dal ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, che ha voluto anche ricordare l’importanza di un progetto nato nel 2020, in piena pandemia, e che «ha avuto il coraggio di guardare con fiducia al futuro».

Al taglio del nastro tanta Sardegna a partire proprio da Sergio Zuncheddu. Parole d’ordine: ecosostenibilità e cantieri sicuri. «Siamo sotto la curva stabilita per i consumi dalla Commissione europea da qui al 2050 – ha precisato Zuncheddu – nella consapevolezza che viviamo in un pianeta fragile e che deve essere autosufficiente». Sono state più di 700 le maestranze impiegate nelle fasi di cantiere, e oltre 3.000 nelle fasi di allestimento. Grande attenzione alle persone a partire, appunto, dal cantiere, «che non si è mai fermato nonostante l’incremento dei costi e le difficoltà dello scenario internazionale – le parole di Zuncheddu - e che, con il suo chilometro di lunghezza, ha rappresentato uno dei cantieri privati più grandi d’Europa».

Il tutto con un occhio alla sostenibilità, grazie alla progettazione di CallisonRTKL (CRTKL). L’analisi condotta da uno studio indipendente ha dimostrato che la struttura è allineata ai principi definiti dalla tassonomia Europea del DNSH (Do No Significant Harm, “Non arrecare danno significativo all’ambiente”), ad oggi il principale riferimento europeo che definisce in maniera completa e rigorosa principi da seguire per assicurare la sostenibilità degli investimenti.

Il mall limita le proprie emissioni di CO2, rispetta e salvaguarda le risorse idriche e minimizza l’inquinamento dell’aria. Secondo una stima saranno risparmiate da oggi al 2050 circa 9.400 tonnellate di CO2 rispetto ai limiti imposti dagli Accordi di Parigi del 2015. Non solo: è stata individuata una roadmap che definisce i prossimi passi per garantire il raggiungimento dell’obiettivo Net Zero Carbon entro il 2050.

Il progetto è a cura della società Merlata Mall S.p.A., co-finanziato da Ceetrus, ImmobiliarEuropea e SAL Service. Merlata Bloom Milano è gestito e commercializzato da Nhood Services Italy sin dalla fase progettuale.

(Unioneonline)

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