"In Sardegna centinaia di impiegati bancari senza protezioni"
I sindacati: "In diversi istituti, soprattutto nel Sassarese, mancano i dispositivi di protezione individuale per i dipendenti, nonostante le misure anti-virus"Banche aperte e impiegati al lavoro nonostante l'emergenza coronavirus. "Ma in molte filiali della Sardegna, soprattutto a Sassari, i dispositivi di protezione individuale scarseggiano, mettendo a repentaglio la salute degli impiegati".
La denuncia ariva dai sindacati, Cgil, Cisl e Uil in testa.
"Mentre il Sassarese paga un altissimo prezzo di contagi e decessi a causa del coronavirus - si legge in una nota - le attività del territorio affrontano le chiusure e le restrizioni di decreti e ordinanze per il contenimento del contagio. Alcuni servizi, essenziali per legge come quelli bancari, sono indispensabili in un periodo difficile come questo. A fronte della chiusura parziale degli sportelli, a rilento e in ordine sparso i lavoratori presenti stanno indossando mascherine e guanti di materiale e in numero insufficienti e che in buona parte loro stessi hanno dovuto procurare. Ancora oggi, negli uffici centrali interni delle banche i lavoratori condividono ambienti di lavoro e dotazioni tecnologiche senza misure minime di protezione quali appunto mascherine e guanti".
Una condizione che riguarda, aggiungono i sindacati, "centinaia di dipendenti":
Ancora, "le dotazioni sono scarse o a volte inesistenti, in alcuni casi è stato comunicato a diverse persone che tali misure non sono previste tra i dispositivi di protezione individuali necessari al contenimento del virus".
"Ci sono responsabilità - proseguono i sindacati - verso il territorio sassarese e verso l'incolumità dei dipendenti e delle loro famiglie. Questo è il momento della responsabilità: se le banche hanno a cuore la salute, sanitaria ed economica, del territorio sassarese devono stare oggi in prima linea, a difendere lavoratori, famiglie e cittadini dal rischio contagio, per assicurare una ripartenza più rapida e più forte domani".
"Non servirebbe a molto stanziare fondi straordinari a favore di imprese e famiglie se questi finanziamenti non arrivassero nelle tasche dei destinatari. E' per questo che i bancari con spirito di dedizione si recano al lavoro ma hanno il diritto ad avere adeguati dispositivi di protezione individuale", concludono i sindacati.
(Unioneonline/l.f.)