In Italia il requisito di futura età pensionabile "normale" è tra i più elevati con 71 anni di età, pari a 'Estonia (71 anni) e Paesi Bassi (71 anni) e inferiore solo alla Danimarca (74 anni), contro una media Ocse di 66 anni per la generazione che entra oggi nel mercato del lavoro. 

Lo ha reso noto il rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico dal titolo "Uno sguardo sulle pensioni", che fa il punto sullo stato dell’arte attuale e sugli scenari futuri dei diversi sistemi.

Attualmente, nel nostro Paese tutte le diverse opzioni disponibili per andare in pensione prima dell'età pensionabile prevista dalla legge (tra cui Quota 100, che sarà sostituita a partire da questa manovra da Quota 102) abbassano l'età media di uscita dal mercato del lavoro, pari mediamente a 61,8 anni contro i 63,1 anni della media Ocse.

Una scelta che ha portato la spesa pensionistica pubblica dell'Italia a essere al secondo posto tra le più alte dei Paesi dell'Ocse, pari al 15,4% del Prodotto interno lordo (dato 2019).

Tra gli altri Paesi dell’Organizzazione, la Spagna richiede meno di 40 anni di contributi, il Belgio che richiede 42 anni, la Francia 41,5 anni e la Germania 45 anni. Nel 2020 l'età media della pensione tra le più alte si registra in Norvegia e Islanda (67 anni), mentre la più bassa in Turchia (52 anni).

Per tutti gli Stati dell’Ocse la sfida per il futuro sarà quella di mantenere un sistema sostenibile economicamente, nonostante il trendi di invecchiamento della popolazione.

Le previsioni parlano di una popolazione in età lavorativa calerà di oltre un quarto entro il 2060 nella maggior parte dei Paesi dell'Europa meridionale, centrale e orientale, ma anche in Giappone e Corea.

In Italia si arriverà alla pensione a 71 anni per effetto del regime introdotto nel 1995 che adegua le prestazioni pensionistiche all'aspettativa di vita e alla crescita e sarà pienamente efficace solo intorno al 2040.

Nel nostro Paese la necessità di equilibrio tra invecchiamento della popolazione crescita dell'occupazione sarà cruciale: nel 2050 infatti ci saranno 74 persone di età pari o superiore a 65 anni ogni 100 persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni, uno dei rapporti più alti dell'Ocse.

(Unioneonline/F)

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