"La pandemia da Covid-19 e le relative restrizioni applicate alle attività produttive hanno dimostrato quanto sia importante che le imprese intensifichino gli investimenti nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione digitale, per restare competitive anche in periodi di eccezionale crisi ed emergenza, come quello che stiamo attraversando".

Lo affermano in una nota Antonio Matzutzi e Daniele Serra, Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna. Secondo il dossier dell'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato e rielaborato i dati Istat sulla trasformazione digitale delle imprese isolane tra il 2019 e il 2020, nell'anno appena concluso, 6 imprese sarde su 10 hanno investito nel miglioramento e nella trasformazione digitale per contrastare gli effetti della pandemia.

Si è fortemente intensificata anche la comunicazione con la clientela attraverso i social media: già presente nel 21,9% delle micro e piccole imprese (3-49 addetti), è stata introdotta, migliorata o ne è prevista l'implementazione il prossimo anno da un ulteriore 17%, portando al 38,9% la quota di MPI attive su questo canale.

I servizi digitali, come newsletter, tutorial, webinar, corsi, che erano forniti dal 7,7% delle imprese, registrano un rafforzamento, con l'introduzione da parte del 13,2% di micro piccole imprese e resi disponibili dopo l'emergenza dal 20,9% delle MPI. In ogni caso, però, c'è ancora molta strada da fare: solo il 26% delle imprese italiane è a conoscenza del Piano Impresa 4.0 e, tra queste, il 9%, pur conoscendolo, comunque non investe.

Per il resto, vale a dire per i due terzi della manifattura italiana, gli strumenti messi in campo e le grandi opportunità offerte dalle tecnologie non sono (ancora) all'ordine del giorno.

(Unioneonline/F)

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