Sono ben 225 le imprese sarde che, nei primi nove mesi del 2019, hanno portato i libri in tribunale. In tutto lo scorso anno erano state 250, contro le 217 del 2017 (+15%).

A sottolinearlo sono gli ultimi dati elaborati dal Centro studi della Cna Sardegna.

Secondo l'analisi della Confederazione artigiana, il numero di procedure concorsuali in Sardegna ha segnato un +35% rispetto al valore medio del triennio precedente, e contro la media nazionale del +12%.

Situazione peggiore si registra solo in Valle d'Aosta (+38%) e nel Lazio (+37%), ma il dato è superiore a quello di tutte le altre regioni, anche di quelle del Mezzogiorno.

Segnali di ripresa si confermano invece per le imprese del settore costruzioni: nei primi nove mesi del 2019 sono stati registrati 16 fallimenti, mentre per l'intero anno se ne possono stimare 21, cinque in meno rispetto ai risultati del 2018.

"I dati parziali dell'anno in corso confermano i segnali negativi degli ultimi tre anni - commentano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, presidente e segretario regionale della CNA Sardegna - allontanando le aspettative per una significativa inversione di rotta della congiuntura economica regionale".

"La dinamica dei fallimenti in Sardegna - aggiungono - rende bene l'idea delle crescenti difficoltà in cui versa il tessuto imprenditoriale locale: un'impressionante progressione in crescita che nel 2018 porta al record storico dall'inizio della crisi. Purtroppo, i dati dei primi tre trimestri dell'anno in corso non lasciano ben sperare".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata