Un tavolo politico, con modalità possibili, ma con forte operatività tecnica, per trovare soluzioni tempestive e non più rinviabili che il settore pesca attende, insieme al comparto agricolo.

La richiesta urgente è stata indirizzata alla Regione dal Flag Nord Sardegna.

"Sono conscio che non è possibile riunire più persone attorno allo stesso tavolo, - afferma il presidente del Flag Nord Sardegna, Benedetto Sechi - ma sono attivabili vari strumenti di riunione da remoto, come già il Flag sta facendo per assicurare la propria operatività sul territorio e il contatto con i propri partner nella prosecuzione dei progetti attivi".

In ordine alla propria funzione di agenzia di sviluppo del territorio, il Flag al fine di scongiurare il fallimento della strategia di sviluppo rinnova la richiesta alla Regione non contenuta nell'ordine del giorno approvato dall'assemblea. Pertanto chiede l'erogazione delle somme relative agli stati d'avanzamento già rendicontati; l'approvazione delle rimodulazioni presentate; l'istituzione del silenzio-assenso per le procedure standardizzate di 15 giorni consecutivi e il controllo effettivo dei pagamenti ex-post, basato su riferimenti certi e condivisi tra le parti.

Nella lista anche la richiesta di un pacchetto di interventi, quali: incentivi, indennizzi e sgravi alle imprese di pesca, compresa la piccola pesca artigianale e acquacoltura; sostegno finanziario per il fermo barca; applicazione della Cassa integrazione in deroga e, infine, ogni intervento volto al riconoscimento del danno cagionato dalla situazione imprevista ed imprevedibile ad un settore fragile ma indispensabile all'equilibrio dell'intera economia del nostro territorio.

"Credo di poter parlare a nome dell'intero partenariato pubblico e privato che rappresento nel dire che, siamo disponibili a contribuire alla ricerca di soluzioni - conclude il presidente Sechi - anche in questa fase di emergenza, a supporto delle imprese del settore e delle comunità locali costiere".
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