Le quotazioni del petrolio Wti crollano ai minimi storici, scendendo prima sotto il dollaro al barile per poi girare in negativo per la prima volta. Per intenderci un litro di oro nero varrebbe come o addirittura meno di una bottiglia d'acqua. Non accadeva dal 1983, quando sono iniziate le rilevazioni ed è l'effetto della pandemia da Coronavirus, con i lockdown che hanno lasciato le auto di tutto il mondo spente e gli aerei a terra.

Con il crollo della domanda, dunque, a nulla sono finora valsi i tagli alla produzione decisi dall'Opec+. Tagli che, fin dall'inizio, sono apparsi inadeguati: 9,7 milioni di riduzione a fronte di una domanda attesa calare circa tre volte tanto.

"Nessuna riduzione della produzione può essere abbastanza veloce e profonda guardando alla dinamica dei prezzi", mettono in evidenza altri analisti, osservando come al di là della seduta nera, i prezzi del Wti e del Brent avevano già perso più della metà del loro valore nel 2020 con il coronavirus e la prevista recessione.

Nessuno però si sarebbe mai immaginato un lunedì così nero per il greggio.

(Unioneonline/l.f.)
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