L'Italia recupererà quest'anno una crescita "attorno al 6%" e il prossimo anno il Pil salirà di "almeno il 4%".

Lo ha detto il ministro dell'Economia Daniele Franco, anticipando alcuni numeri che saranno contenuti nelle previsioni della Nota di aggiornamento al Def che approda martedì in Cdm.

Secondo l’esponente del governo Draghi, il Piano nazionale di ripresa e resilienza va attuato bene, ma "non ha un potere salvifico, non è una bacchetta magica". Servirà invece per intervenire su alcuni dei problemi che investono il sistema Italia che "investe poco, studia poco, non spende in ricerca e ha un tasso di occupazione in età lavorativa troppo basso".

Il 6% di Prodotto interno lordo quest'anno e un valore oltre il 4% l'anno prossimo - ha detto il ministro - "sono tassi di crescita molto elevati, anche più elevati di quelli che ci aspettavamo, ma l'anno scorso abbiamo perso nove punti di Pil. Torniamo a malapena dove saremmo stati".

Grazie alla ripresa, si ridimensionerà il debito, che nelle ultime stime ha toccato il 160% attestandosi al 159,8% e che - ha affermato ancora Franco - "sarà meno di quanto si attendeva, per tanti motivi ma anche perché l'economia va meglio".

Scenderà anche il deficit, indicato a marzo in crescita dal 9,8% dell'anno precedente all'11,8% di quest'anno. Molto probabilmente si attesterà attorno al 10%, liberando risorse: ne serviranno per stabilizzare i prezzi dell'energia, con l'ipotizzata sterilizzazione dell'Iva, ma anche per finanziare i nuovi ammortizzatori sociali.

È poi in discussione la riforma del fisco, con la cancellazione dell'Irap ipotizzata da tutti i partiti di maggioranza e un primo intervento di rifinitura sull'Irpef. Interventi che dovranno accompagnare anche il Pnrr che da solo non basterebbe. 

(Unioneonline/F)

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