Il Mezzogiorno cresce più di tutti, ma il Pil della Sardegna resta tra i più bassi
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In base alle valutazioni SVIMEZ nel Rapporto 2016 sull'economia del Mezzogiorno presentato oggi a Roma il Pil è cresciuto nel Mezzogiorno dell'1%, recuperando parzialmente la caduta dell'anno precedente (-1,2%).
L'incremento è stato superiore dello 0,3% a quello rilevato nel resto del Paese,+0,7%.
Dopo sette anni di crisi ininterrotta, l'economia delle regioni meridionali ha iniziato la ripresa.
La crescita in termini di prodotto pro capite è stata dell'1,1% nel Sud, e dello 0,6% nel resto del Paese.
Il divario di sviluppo tra Nord e Sud in termini di prodotto per abitante ha ripreso a ridursi.
A livello regionale nel 2015 segno positivo per tutte le regioni italiane, con un prodotto pro-capite italiano del +0,9%, che si declina in +0.8% nel Centro Nord e nel +1,2% nel Mezzogiorno.
Nello specifico delle singole regioni meridionali, il Pil pro capite 2015 più performante è quello della Basilicata +5,9%, seguita dal Molise +3,4%, dall'Abruzzo +2,7%.
Poi nella graduatoria compaiono la Sicilia +1,7%, e la Calabria +1,4%.
Agli ultimi posti la Sardegna +0,5%, la Puglia + 0,4%, fanalino di coda la Campania +0,3%.