È stato approvato ieri al Senato il cosiddetto jobs act delle partite Iva, il disegno di legge sul lavoro autonomo non imprenditoriale.

Tra le novità più importanti c'è la stabilizzazione, a partire da luglio 2017, dell'indennità di disoccupazione.

E poi gli interventi per la tutela della gravidanza, della malattia e dell'infortunio: dall'estensione del congedo parentale a un periodo massimo di sei mesi durante i primi tre anni di vita del bambino al riconoscimento dell'indennità di maternità, che arriverà a prescindere dal fatto che la donna lavori o meno.

C'è poi la deducibilità integrale, fino a un massimo di 10mila euro l'anno, delle spese per l'iscrizione a master, corsi di formazione e di aggiornamento professionale.

"Oggi il percorso di riforma del lavoro definito nel jobs act si completa con un provvedimento innovativo e di grande importanza, che punta a sostenere e valorizzare il lavoro autonomo non imprenditoriale, attraverso un sistema di tutele specifiche, e a migliorare la qualità della vita dei lavoratori dipendenti, favorendo la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro", ha commentato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
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