Gli effetti dei cambiamenti climatici si fanno sentire nel carrello della spesa ma anche nei campi, dove agli agricoltori vengono riconosciute quotazioni "insufficienti", in alcuni casi "anche al di sotto dei costi di produzione".

Il gennaio caldo ha favorito la maturazione contemporanea di verdure e ortaggi facendo calare del 3,2% i prezzi al dettaglio dei vegetali freschi rispetto allo scorso anno.

È quanto emerge da un'analisi della Coldiretti basata sui dati Istat relativi all'inflazione.

Fioriture anticipate delle mimose in Liguria e dei mandorli in Puglia, Sicilia e Sardegna, dove inizia anche a sbocciare qualche pianta da frutto. In anticipo anche gli alberi di susine e pesche in Abruzzo, gli albicocchi in Emilia e i noccioleti in Piemonte.

Non solo il problema prezzi, secondo la Coldiretti c'è una situazione di pericolo che espone le piante al rischio di gelate con l'arrivo del freddo. Cosa che potrebbe comportare la perdita delle produzioni e del lavoro di un intero anno.

"L'agricoltura - conclude Coldiretti - è l'attività economica che più di tutte le altre vive le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato, nel corso del decennio, una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali".

(Unioneonline/L)
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