"Una proposta che diventerà legge: è un tassello che accogliamo con piacere. Necessita solo di alcune migliorie. La strada, però, è quella giusta". Un'investitura in piena regola, quella di Raffaele Paci. Il vicepresidente della Regione, nonché assessore alla Programmazione, promuove la novità in arrivo da Bitti e che strizza l'occhio al Portogallo.

Lo spopolamento si affronta anche con una fiscalità accomodante, investendo sui pensionati stranieri. "Sono soddisfatto, il mio progetto mette tutti d'accordo", commenta il promotore e padrone di casa, il sindaco Giuseppe Ciccolini.

MISSIONE CONDIVISA - Illustrata ieri davanti a una platea di sindaci, consiglieri regionali e banchieri. Gli schieramenti politici passano in secondo piano. Gli steccati vengono abbattuti da una proposta di legge che punta a contrastare lo spopolamento con mezzi non ordinari, ridando luce a un patrimonio edilizio sconfinato, troppo spesso in disuso, accantonato.

"A Bitti abbiamo cinquecento abitazioni inutilizzate, potremmo arrivare a ventimila abitanti: invece, oggi siamo appena tremila, contro i seimila di sessant'anni fa", sentenzia Ciccolini, per avvalorare un'idea che raccoglie il pieno di consensi.

"Un suggerimento da sottoscrivere", commenta Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. Il sardista Paolo Maninchedda si accoda: "Dobbiamo invertire quella diffusa tendenza che vede nel paese il luogo del riposo, del culto della memoria, e nella città quello della ricchezza. Così non funziona".

CONCRETEZZA - Uno strumento curato nei dettagli. Ciccolini parla di possibilità concrete, attuabili già nel breve periodo, con il sostegno di tutti. La Sardegna diventa appetibile, le zone interne e quelle costiere terra di conquista, si spera, per pensionati che hanno lavorato in aziende private.

"L'aiuto si traduce in una forma di contributo regionale in denaro e non in una agevolazione fiscale in senso stretto", spiega il primo cittadino di Bitti. "È un versamento ai privati, non alle imprese. Considerato che la Regione incamera i 7/10 del gettito Irpef sulle pensioni, l'incentivo può essere erogato ai pensionati nella stessa misura. Quindi, l'agevolazione per i beneficiari consiste in una riduzione netta del carico fiscale sulle pensioni estere: dal 35 per cento si passerebbe al 9. Tutto ciò si traduce in una sforbiciata alle imposte da pagare, pari a circa 10 mila euro all'anno. Considerato che il risparmio totale in vent'anni sarà di almeno 200 mila euro, il nuovo cittadino sarà in grado di pagarsi integralmente una casa in Sardegna".

IL SOSTEGNO DELLA REGIONE - Con 350 milioni di euro, 204 ancora da pianificare, la Giunta del presidente Francesco Pigliaru si dedica alla programmazione territoriale della Sardegna, senza tentennamenti: crescita dell'economia, politiche antispopolamento, sviluppo dei territori. Questi gli aspetti salienti, cementati da un modo nuovo di organizzare le risorse.

"La Regione sta facendo la sua parte, mettendo in campo corposi stanziamenti", dice Cristiano Erriu, assessore agli Enti locali. "Accogliamo di buon grado la proposta di legge che arriva da Bitti. Va nella direzione giusta, evita le lamentele".

IL PLAUSO DELLE BANCHE - Le correnti partitiche sfumano, acquisiscono contorni indefiniti, come detto. La proposta di legge presentata da Giuseppe Ciccolini miete commenti favorevoli, in successione. Incassa pure l'appoggio del mondo bancario.

"È un approccio che condivido, serve a portare più persone, con innegabili ricadute sul territorio", afferma Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna. "Non possiamo che accogliere positivamente qualsiasi progetto di sviluppo dell'Isola, in primis se ha forti ricadute sulle zone interne", dice Antonello Arru, presidente del Banco di Sardegna.

"Come banca abbiamo un interesse diretto e uno indiretto: il primo è che i pensionati stranieri possono diventare nostri clienti, con un progetto ad hoc che li vede protagonisti; il secondo si lega alla qualità della vita: se migliora, anche gli istituti di credito hanno tutto da guadagnare".

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