Meridiana mette in moto la macchina degli esuberi.

La procedura avviata prevede il taglio di 880 dipendenti di Meridiana Fly (142 piloti, 649 assistenti di volo e 89 unità del personale di terra) più i 77 lavoratori di Meridiana Maintenance.

Ma non si tratta di una mossa a sorpresa: se la compagnia non avesse seguito questa strada i dipendenti che venissero licenziati non potrebbero godere degli attuali benefici della cassa integrazione, soprattutto dei due anni di mobilità del Fondo di solidarietà del trasporto aereo. La normativa, infatti, cambia dal primo di luglio e prevede un trattamento che taglia soldi e riduce il periodo del sostengo al reddito. I sindacati erano a conoscenza di questa situazione.

Ma hanno ugualmente protestato per la crescita del numero degli esuberi (527 quelli dichiarati da Meridiana nell'ipotesi di accordo sul contratto di lavoro e realizzazione della partnership con la Qatar Airways) e hanno annunciato un presidio a Malpensa.

Il giudizio più pesante è quello del gruppo Ali cassaintegrati Meridiana.

«In un mercato in forte crescita e in cui i sardi sono prigionieri a causa di un trasporto aereo sotto dimensionato rispetto alle reali esigenze di mercato, Meridiana anziché assumere licenzia. E la più grave crisi aziendale italiana rischia di chiudersi col più grande licenziamento di massa».

I particolari nell'articolo di Andrea Busia su L'Unione Sarda in edicola.
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