Sono oltre 1,8 milioni le famiglie italiane che vivono in condizioni di povertà assoluta, con un'incidenza pari al 7% e per un totale di cinque milioni di persone.

È il risultato di un rapporto dell'Istat sulla povertà in Italia, che segnala come ancora una volta l'allarme più forte arriva dal Sud. Qui la quota di famiglie in povertà è pari al 10%, contro il 5,8% del Nord e il 5,3% del centro.

Disparità che si rafforzano a livello etnico: tra i cittadini stranieri l'incidenza della povertà familiare è pari al 30,3%, mentre tra gli italiani è al 6,4%.

Anche per quanto riguarda i minori i dati sono particolarmente allarmanti. Secondo quanto riporta l'Istat sono 1,26 milioni i minori in condizioni di povertà assoluta, per una quota del 12,6%. L'incidenza dei minori in povertà va dal 10,1% nel Centro fino al 15,7% nel Mezzogiorno.

Cifre che incidono anche sull'alimentazione e sulla sanità: una famiglia su cinque in Italia, secondo un'analisi di Uecoop elaborata sui dati Istat, ha difficoltà a pagare cure e assistenza sanitaria, con le spese mediche mensili cresciute di quasi il 28% negli ultimi dieci anni, mentre Coldiretti calcola che più di un italiano su dieci non ha risorse adeguate per garantirsi una corretta alimentazione.

L'11% della popolazione non può permettersi un pasto adeguato almeno ogni due giorni con proteine della carne, del pesce o equivalente vegetariano.

(Unioneonline/D)
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