Giornata decisiva per l'istituzione della Zona economica speciale della Sardegna.

Stamattina a Roma la cabina di regia con tutti i rappresentanti dei ministeri coinvolti, in primis il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano, le Autorità portuali e le Regioni interessate, tra cui l'Isola.

Per la Sardegna presenti il capo di Gabinetto del governatore Christian Solinas e Massimo Deiana, presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna.

Il piano strategico è pronto dal novembre del 2018, nel frattempo il governo ha chiesto all'Isola qualche integrazione, poi opportunamente inviata. Oggi i sardi chiederanno una data.

"E speriamo che si completi l'iter", dichiara l'assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino. La stessa "call" per il nuovo terminalista del Porto canale di Cagliari sarà diramata subito dopo l'incontro di oggi, alla luce dei risultati della cabina di regia.

Quella sarda sarà una zona "a rete" che includerà i sei porti di Cagliari, Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia, Tortolì-Arbatax con le rispettive zone retroportuali. Pilastro centrale del progetto è il porto di Cagliari, l'unico Ten-It (inserito cioè nei corridoi rilevanti a livello comunitario, requisito necessario per l'istituzione della Zes).

Complessivamente, dunque, 2.770 ettari di aree collegate alle zone portuali dove vigerà un sistema di semplificazioni amministrative e vantaggi fiscali (credito di imposta fino a 50 milioni di euro) tali da favorire lo sviluppo di imprese già insediate e da attrarne di nuove. Concluso l'iter bisognerà solo attendere il via libera del Consiglio dei ministri.

(Unioneonline/D)
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