A Guspini, tra il trascorso e il presente ci sono enormi differenze. Si è passati da un’economia mineraria, scomparsa, all’attuale pastorizia stanziale. Nel terzo millennio nell’economia è tornato a primeggiare l’allevamento, seguito dal commercio e artigianato.

Tale importante fenomeno è diventato un interessante “caso di studio” alla Facoltà di Economia della LUISS per lo sviluppo economico. Gli elementi studiati dall’università rappresentano, per taluni aspetti un caso unico nell’Europa occidentale, perché avviene in un contesto evolutivo di una economia che si espande ritornando al passato. Lo studio è stato fatto per un confronto da utilizzarsi per un’intermediazione creditizia, partendo da analisi del sistema bancario locale.

I tre istituti di credito restituiscono una radiografia dell’economia del paese evidenziando debolezze e punti di forza di una comunità che è alimentata da radici antiche per sostenere una moderna economia, che in certi casi dialoga con reti di commercio internazionale. È l’esempio della Cooperativa Armentizia Moderna nata per raccogliere e lavorare il latte di pochi allevatori locali, è diventata un’importate azienda di trasformazione alimentare che esporta formaggi in Europa e in America. Solo le recenti situazioni di guerra hanno interrotto il commercio con la Russia. Dai dati della Camera di Commercio si evince che la realtà imprenditoriale, è la più importante nel settore allevamento bovino, ovino e caprino con 230 imprese di settore. Un importante centro di lavorazione del latte ovino che commercializza i prodotti in tutto il mondo. Altri centri di lavorazione del latte minori producono prodotti di nicchia. Una importante impresa di costruzioni edili e di conglomerati bituminosi. Sono presenti due centri commerciali di vendita e diffusione di materiali edili, idraulici e legno per privati e ditte. Esiste una buona rete di supermercati alimentari. Tre ditte di trasporti su gomma, due ditte di pullman per viaggi turistici. Una ditta di macchine agricole per lavori conto terzi. Una buona rete di servizi gastronomici d’asporto e servito sul posto. Buona capacità di ricezione turistica in alberghi e B&B.

L’artigianato e i mestieri. Questo settore, con radici profonde nel passato fa parte della tradizione, ma deve essere aggiornato nell’offerta e competenze. Attualmente il lavoro non manca grazie ai fondi che arrivano da progetti finanziati dal Pnrr. Sono in forte riduzione le imprese edili perché mancano addetti di restauro civile. Mancano imprese specializzate nel recupero, conservazione e restauro del patrimonio artistico ed architettonico e archeologico. La mancanza di ditte qualificate impedisce a tanti giovani che hanno compiuto studi e fatto importanti esperienze nel settore di trovare impiego nel territorio. Operano tre officine meccaniche per la riparazione di veicoli (sono insufficienti per dare un servizio celere alle tante richieste), due di elettrauto e tre di carrozzeria. Due falegnamerie industriali, altrettante di carpenteria metallica e una di meccanica di precisione. Tre imprese di costruzioni elettriche. Una di lavorazione di marmo/granito e lapidei vari.

Lo sviluppo dell’economia. Nel paese operano sportelli bancari specializzati per le imprese, ma attualmente sono poco sfruttati per mancanza d’iscritti alla camera di commercio. Poche le richieste di prestiti per nuove imprese per insufficienza di imprenditori specializzati. La nascita e la competitività delle imprese è compromessa dalla mancanza di un adeguato numero di giovani preparati e motivati. Certamente l’innovazione dei mestieri è importante se si vuole intercettare la ripresa, occorre rilanciare l’istruzione tecnica, allineandola alle necessità del sistema produttivo.

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