Granchio blu, anche in Sardegna è allarme: «Le femmine depositano fino a 8 milioni di uova»
Il commissario Caterino: «Presenza consistente anche nell’Isola». Il Ministero stanzia 54 milioni per contrastare la proliferazionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il granchio blu ormai è una «presenza consistente» anche in Sardegna e resta sotto i riflettori del Ministero delle Politiche agricole e forestali per i rischi e le conseguenze che tale specie invasiva può avere sugli ecosistemi marini.
Per contrastarne la proliferazione, lo stesso Masaf ha deciso di stanziare in totale 54 milioni di euro, come annunciato dal ministro Francesco Lollobrigida.
Secondo il piano presentato, 44 milioni serviranno in particolare per indennizzare le imprese sui fronti della semina, ripopolamento e la protezione degli allevamenti. Inoltre, copriranno i rimborsi per la cattura e la protezione dell’acquacoltura e incentiveranno ricerca e sviluppo tecnologico.
L’attuazione delle misure del piano è coordinata dal Commissario straordinario nazionale, Enrico Caterino, nominato il 20 settembre 2024 con mandato fino al 31 dicembre 2026.
Proprio Caterino ha segnalato che «purtroppo il granchio blu non è presente solo nel Veneto e in Emilia Romagna, ma abbiamo verificato la sua presenza in maniera consistente anche in Sardegna, in Puglia, in Toscana, in Sicilia».
«La fase attuativa del piano sul contenimento – ha aggiunto Caterino – prevede gli interventi in collaborazione con le flotte dei pescatori delle aree interessate, quindi la pesca selettiva. Punteremo alla cattura delle femmine nella fase in cui hanno la transizione dall'ambiente lagunare all'ambiente marino. Le femmine depositano dalle 700.000 ai 2 milioni di uova, qualche studio è arrivato a pensare a circa 8 milioni di uova depositate, non abbiamo ancora la certezza se il deposito avviene una sola volta o due volte nell'arco dell'anno».
(Unioneonline)