La chiusura di porti e aeroporti e il blocco dei mercati interni ed esterni alla Sardegna ha provocato il crollo delle vendite dei prodotti dei comparti ortofrutticolo, floricolo e agrituristico.

Per questo la Confederazione Italiana Agricoltori Sardegna ha inviato una lettera al presidente della Regione, Christian Solinas, e all'assessore all'Agricoltura, Gabriella Murgia, per chiedere provvedimenti urgenti a sostegno delle migliaia di aziende coinvolte nella crisi.

I vertici della Cia sarda spiegano: "In questo periodo di emergenza legata alla pandemia da Covid-19, le aziende agricole sarde stanno profondendo il massimo impegno al fine di garantire i necessari approvvigionamenti. Nonostante lo sforzo, migliaia di aziende ortofrutticole e imprese floricole a causa della contrazione delle vendite nei mercati vedono il loro prodotto invenduto, soprattutto nelle produzioni deteriorabili e destinate a mercati esterni alla Sardegna. Gli stessi operatori di mercato e le cooperative che raccolgono la maggior parte delle produzioni destinate alla commercializzazione hanno invitato i produttori a limitare o a non effettuare la raccolta. Questo determina danni enormi, con la perdita del prodotto in campo, l'invecchiamento delle piante, che diventano irrecuperabili, a cui si aggiungono le perdite derivanti dalla ricostituzione degli impianti, come per esempio nelle carciofaie".

La Cia sarda propone alcuni interventi che potrebbero essere adottati per mitigare gli effetti negativi. Fra questi, sono ritenuti di fondamentale importanza alcuni di carattere logistico-organizzativo come garantire il sistema di circolazione delle merci nel mercato interno regionale e nazionale, potenziando i trasporti dalle campagne ai centri di distribuzione, anche in caso di ulteriori restrizioni alla circolazione e alle attività dettate da esigenze di contenimento dell'infezione.

Necessario intervenire, poi, per garantire il completamento delle operazioni colturali quali la potatura, il diradamento e il completamento dei lavori di raccolta delle produzioni inverno-primaverili (carciofi, ortive a foglia verde) e l'imminente inizio delle operazioni di raccolta per il prodotto primaverile estivo, come ad esempio fragole, pomodori, frutta stagionale e ortive in genere.

Sostenere i rapporti di fornitura con la grande distribuzione, sensibilizzandole a privilegiare gli approvvigionamenti dai produttori ortofrutticoli locali, al fine di compensare i volumi del calo delle esportazioni.
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