G20, approvata la “Global minimum tax”: cos’è la tassa minima sulle multinazionali
Un’aliquota del 15% che, secondo l’Ocse, genererà 150 miliardi di dollari di entrate fiscali globali aggiuntive ogni anno
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Tra i risultati principali raggiunti finora nel corso del G20 di Roma, c’è l’approvazione del “Global minimum tax”, nuovo regime mondiale dei profitti delle grandi imprese, tecnologiche e non.
Si tratta di un sistema di tassazione internazionale che era stato già concordato, dopo anni di stallo, lo scorso primo luglio all’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Ora, all’incontro dei grandi della Terra, è stato approvato formalmente.
COSA PREVEDE – L’imposta ha l’obiettivo di garantire più equità soprattutto in un’ottica di ripresa dopo la grave crisi economica causata dal Covid-19.
Il sistema obbliga le grandi aziende, soprattutto i colossi del web cresciuti in questi anni da Amazon a Facebook, a pagare un'aliquota minima del 15% a prescindere dalla nazione in cui operano. Un modo per rendere più difficile l’evasione fiscale e scoraggiare le multinazionali dal trasferirsi in posti con una tassazione più bassa.
L'aliquota fiscale minima globale si applica ai profitti esteri delle multinazionali con 750 milioni di euro (868 milioni di dollari) di vendite a livello globale.
Non solo, l’accordo prevede anche che le multinazionali con entrate per oltre 20 miliardi di euro possono essere tassate anche nei Paesi in cui fanno gli utili e non solo in quelli di residenza fiscale.
L'Ocse, che ha guidato i negoziati, stima che l'imposta minima genererà 150 miliardi di dollari di entrate fiscali globali aggiuntive ogni anno. Dopo l'approvazione da parte dei capi di Stato e di governo, l'accordo sulla minimum tax deve essere trasformato in legge nei vari Paesi, con l'obiettivo di implementarla nel 2023.
"Qui al G20 i leader che rappresentano l'80% del Pil mondiale - alleati e concorrenti - hanno dato il loro chiaro sostegno ad una forte global minimum tax", ha scritto su Twitter il presidente Usa Joe Biden sottolineando che "questo non è solo un accordo fiscale, è la diplomazia che trasforma la nostra economia globale e si mette al servizio dei cittadini".
(Unioneonline/D)