Investimenti sulla qualità e utilizzo di insetti carnivori, come le coccinelle, per contrastare l'invasione di quelli nocivi per le colture.

È stata un'ottima annata per le fragole coltivate con l'utilizzo esclusivo di tecniche di lotta integrata, nella zona di Terralba, Oristanese, dai produttori della Cooperativa agricola campidanese "L'Orto di Eleonora".

Il direttore commerciale, Salvatore Lotta, spiega che «quest'anno sono stati destinati quasi cinque ettari alle fragole, contro l'ettaro e mezzo del 2015. Nel 2017 miriamo a coltivarne quindici. Abbiamo puntato sulla linea di prodotto che si chiama Fragolosa e investito sulla varietà, coltivandola in un certo modo e attuando azioni di marketing per farla conoscere ai consumatori».

Dall'azienda spiegano che c'è la massima attenzione per i residui di fitofarmaci usati in agricoltura.

«Su fragole e melanzane - spiega Lotta - utilizziamo già le coccinelle per combattere gli insetti dannosi. L'obiettivo è di arrivare nel 2018 con un residuo zero su tutto ciò che produciamo».

Il direttore commerciale sottolinea che il consumatore dovrebbe scegliere il prodotto locale per una serie di motivi. «Le fragole spagnole che si trovano nei punti vendita costano di meno, ma spesso - dice Lotta - sono state raccolte almeno 48 ore prima e coltivate non si sa come. Molti clienti, invece, preferiscono mangiare un frutto di qualità e più gustoso, scegliendo di consumarne qualche confezione in meno».
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