E’ finita la tregua fiscale da pandemia. Entro il 30 novembre (ci sono cinque giorni di tolleranza dunque entro la prima settimana di dicembre) bisogna versare all’erario le quattro rate 2021 della rottamazione ter e quelle arretrate del 2020 i cui pagamenti sono stati rinviati più volte.

Al momento non è prevista alcuna ulteriore agevolazione, il pagamento dunque andrà fatto in un’unica soluzione per non far decadere il beneficio.

Il provvedimento dispone che tutte le rate di "Rottamazione-ter" e "Saldo e stralcio" del 2020 devono essere versate entro il 30 novembre 2021. Insomma entro fine novembre, dopo numerosi rinvii, bisognerà versare tutto quello che non si è pagato nel 2020 e nel 2021.

Il futuro? Da tempo si parla di una “rottamazione quater” anche se nessuna decisione è stata presa. Al momento il decreto fiscale prevede tempi più lunghi, da 60 a 150 giorni, per il pagamento delle cartelle notificate tra il primo settembre e il 31 dicembre 2021, la riammissione nei termini dei contribuenti decaduti da rottamazione ter e Saldo e stralcio a seguito del mancato pagamento delle rate 2020 e l'estensione del numero di rate il cui mancato pagamento determina la decadenza.

La rata unica tuttavia non convince l’Istituto nazionale tributaristi e Confassociazioni che in una memoria alle Commissioni Finanze e Lavoro del Senato spiegavano come resti la difficoltà di pagare un conto spesso molto elevato in un'unica soluzione e in una situazione che ancora sconta gli effetti della crisi legata alla pandemia.

(Unioneonline/L)

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