L’Einstein Telescope è la principale opportunità per aumentare l'attrattività della Sardegna, visto che «la sola fase di costruzione dovrebbe generare oltre 6 miliardi di attività economica e creare più di 36mila posti di lavoro».

È quanto sostiene l’Ocse, che oggi, a Nuoro, nell'auditorium dell'Istituto superiore regionale etnografico, ha presentato il suo report proprio sulle strategie per aumentare le capacità attrattive dell’Isola.

A illustrare la relazione è stata Claire Charbit, a capo dell’Unità di Attrattività Regionale dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. «Per aumentare l'attrattività le due chiavi sono avere visione strategica e coordinamento, favorendo la complementarietà fra i vari attori istituzionali, dando a ognuno un ruolo preciso e favorendo la collaborazione fra loro», ha affermato Charbit.

Nell’illustrare gli obiettivi dell'analisi, Charbit ha spiegato come «la Sardegna sia un territorio che ha tutte le risorse sia ambientali che di capacità per essere più attrattiva» e che «specie in un momento globale come questo con il terremoto dei dazi americani, è fondamentale adattare le politiche pubbliche. L'attrattività ha caratteristiche diverse a seconda degli attori: le richieste per richiamare i “talenti”, come ad esempio avere a disposizione case a prezzi economici e un contesto ambientale di grande livello come c'è qui in Sardegna, possono essere paradossalmente contrarie a quelle richieste dai turisti che con l'overtourism possono rovinare l'ecosistema ambientale: la capacità di trovare il giusto equilibrio è fondamentale per fare della Sardegna un territorio più attrattivo nel futuro».

E, tra i progetti in grado di garantire sviluppo e rilancio dell’Isola, c’è appunto l’Einstein Telescope, l’osservatorio per le onde gravitazionali per realizzare il quale, a Sos Enattos, in territorio di Lula, la Sardegna è in lizza con il Limburg, regione al confine tra Olanda e Belgio. 

Dal canto proprio, la governatrice Alessandra Todde, presente all’evento, ha evidenziato come la Sardegna abbia un’economia «vivace», ma, per contro, «ogni anno 5.000 giovani se ne vanno» (VIDEO). Per questo, ha spiegato nel suo intervento, «il diritto a restare che dobbiamo garantire ai nostri ragazzi parte da un cambio di mentalità: dobbiamo smetterla di chiedere la patente di sardità che ci porta a ragionare in maniera chiusa e non essere aperti alle novità, per riuscire ad attrarre giovani dall'estero».

Video di Marilena Orunesu

«L'attrattività – ha detto ancora Todde - non è un fine ma un mezzo e nel mio primo anno come Presidente ho visto sia la portata delle nostre sfide — dalla sanità all'energia, dai trasporti all'occupazione — sia la notevole resilienza e creatività del popolo sardo. Credo fermamente che attraverso politiche pubbliche efficaci, investimenti privati strategici e una robusta cooperazione internazionale, possiamo creare una Sardegna più prospera, sostenibile e inclusiva».

(Unioneonline/l.f.)

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